Lanciata nel 2019 dal Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite, la Giornata Internazionale dell’Aria Pulita per i cieli blu si celebra il 7 settembre e ha lo scopo di aggiornare e accrescere la consapevolezza sullo stato dell’aria che si respira nel mondo.
È fuori discussione che l’inquinamento atmosferico è oggi il più grande fattore di rischio per la salute. Oltre il 99% della popolazione mondiale respira aria non sicura, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: quasi 7 milioni di persone muoiono ogni anno per cause correlate all’inquinamento atmosferico e 2,4 miliardi sono esposte a gravi rischi per lo stesso motivo.
Il Programma Ambientale delle Nazioni Unite ha diffuso questi dati, insieme a numerosi altri che rendono l’idea dell’inquietante situazione dell’aria: le principali cause sono da ricercare nelle utenze residenziali alimentate a biomasse e combustibili fossili (principalmente in Europa), nei trasporti e negli inquinanti generati dall’industria.
Quest’ultima fonte di inquinamento è in calo rispetto agli anni passati, grazie a normative messe in atto da molti Paesi e alla crescente consapevolezza degli industriali, che sempre più spesso adottano misure di tutela per se stessi, per i propri dipendenti e per l’ambiente come i sistemi di filtrazione dell’aria.
Diverso è il discorso per numerosi Paesi in via di sviluppo, in cui gli inquinanti derivanti da legno, carbone e kerosene (ancora ampiamente utilizzati) aumentano notevolmente l’inquinamento atmosferico, con livelli di particolato tossico in grado di superare gli 80 microgrammi per metro cubo d’aria, ossia circa 80 volte i livelli presenti nelle zone meno inquinate del mondo, ossia Scandinavia, America settentrionale e Oceania.
Le Nazioni Unite invitano pertanto tutta la popolazione mondiale a “fare la differenza” fra un mondo inquinato (ricordiamo che la qualità dell’aria e i cambiamenti climatici sono strettamente correlati) e un’aria più pulita, adottando comportamenti consapevoli.
Il singolo individuo e la società civile, ad esempio, possono contribuire adottando stili di vita sostenibili, rivolti alla riduzione dei rifiuti, al riciclaggio e all’utilizzo del trasporto pubblico, mentre le aziende hanno il dovere di investire in una produzione che sia il più possibile “pulita”, implementando in produzione sistemi per il controllo e il corretto smaltimento di fumi, polveri e scorie di ogni tipo.
In quanto azienda da sempre promotrice di una cultura industriale che mette l’aria pulita alla base tanto del proprio business quanto del proprio modo di lavorare, Coral impiega all’interno del suo stabilimento i sistemi e gli strumenti per la filtrazione dell’aria di sua stessa produzione e si impegna continuamente a migliorarne le prestazioni, aderendo di fatto ai principi e alle strategie proposte dalle Nazioni Unite in favore di un’aria più pulita.
Per maggiori informazioni in merito alle iniziative del Programma Ambientale in relazione alla Giornata Internazionale dell’Aria Pulita per i cieli blu, è online il sito cleanairblueskies.org.